ANTONIO FERRARI
Un’amante dell’arte, della pittura, riconducibili ad una corrente definita
“primitivismo concettuale” grazie alla rappresentazione concettuale di temi sociali, religiosi e contemporanei. Una pittura densa dal cromatismo forte estraneo ai modi e agli strumenti di una cultura sentita come intellettualistica e distratta da valori non alienati, quali natura e nostalgia.
Nel caso del pittore Antonio Ferrari emerge oltre alla pennellata veloce esplicita c’è, anche un eccesso quantitativo delle sue produzioni riproponendo quasi con ossessione il tema della natura, della religione, della famiglia senza trascurare i temi politici e gli accadimenti quotidiani.
Il tema dei personaggi è sempre presente nella produzione artistica del pittore, sono costruzioni povere che dialogano con la campagna, con l’ambiente rurale, con la sua storia; li troviamo in moltissimi dipinti, quasi a confondersi tra le pennellate materiche e i colori accesi degli sfondi, delle croci dei campanili, visioni offerte dal suo impegno quotidiano custode del cimitero del suo paese a cui il nostro artista presta l’assoluta attenzione.
Antonio è stato un artista passionale, una passione solitaria, quasi eccessiva e drammatica. Antonio è un pittore fuori dalle convenzioni e ai ruoli del contemporaneo, ma con una forza creativa irrefrenabile.
Antonio Ferrari nasce a San Pietro di Cavarzere il 3 settembre 1934 e muore l’8 marzo 2019 all’età di 84 anni. Fin da bambino dimostra creatività la passione per la pittura. Da autodidatta si cimenta in varie espressioni della pittura dal manierismo primitivo indagando temi a lui vicino quali la religione, la famiglia e temi di attualità. Per tutta la sua esistenza a prestato lavoro nella gestione del cimitero di San Pietro di Cavarzere.
E’ stato citato nel mensile provinciale di Cavarzere ad aprile del 2019 dove gli è stata dedicato un articolo sulla personalità artistica e l’impegno come cittadino.