FRANCESCA VITALE

L’INVISIBILE CHE DIVENTA VISIBILE  è il titolo di questa particolare esposizione che parla di silenzio, di luce e di colore.

Grazie all’artista Francesca Vitale che con la sua ricerca suggerisce di aprire un capitolo del nostro tempo su uno dei colori più intriganti e più ricercati dal nostro immaginario per appagare il nostro animo “IL BLU”.

“Blu è l’invisibile che diventa visibile” scrive l’artista  Yves Klein.

 

Il blu è il colore del mistero, il colore della contemplazione, il colore dell’infinito il colore dello spirito.

E’ un colore vibrante quello di Francesca Vitale destrutturante di forme e convenzioni diventando esclusivamente estetico trasformandolo in pura atmosfera, un colore che sa trasmettere un senso di beatitudine, di silenzio, di sospensione solenne nei suoi due elementi essenziali, luce e colore che si fondono in una unico sapere.

 

Una emozione in cui perdersi, un processo artistico che si stabilisce nella delicatezza del suo essere diaframma, concretezza e astrazione, tra pensiero e spirito, tra corpo e anima.

 

Molti sono stati gli scrittori che hanno scritto sul colore blu, gli antichi lo usavano per rappresentare l’infinito e le religioni lo adottarono come colore nella veste della Madonna, ma potremmo citare molti altri esempi.

In epoca contemporanea un artista francese della metà del novecento alla guida del Nouveau Realisme e anticipatore della BODY ART appunto Yves Klein conquistò il mondo dell’arte internazionale con la creazione di una tonalità del blu  creata in laboratorio, una resina sintetica che veniva usata come fissante ma diluita con alcool etilico unita alla polvere blu oltremare, usata sulla tela, crea un colore opaco quasi vellutato che prende appunto il nome dall’artista.

E come Yves Klein che cerca nel colore l’infinito, la pace, la contemplazione, l’unione tra terra e cielo, la nostra artista ricerca quei valori attraverso l’obbiettivo fotografando o elaborando l’immensità, regalando allo spettatore una stato di libertà fisica e mentale.

 

Impossibile non citare Derek Jarman con il suo capolavoro filmico appunto BLUE.,

dove lui stesso racconta le sue vicissitudini, dove per quasi due ore lo schermo è solo di colore blu mentre la musica di Simon Fisher Turner e la sua voce fuori campo accompagna tutta la durata del film.

 

Va sottolineato che la nostra artista è di origine veneziana, quindi  conserva nella memoria la sua origine e il suo legame con l’acqua che ci riporta alla moltitudine del colore dell’infinito IL BLU in tutte le sue varianti.

 

Quella luce che ha sempre caratterizzato le opere dell’artista oggi si fanno luce dalle tonalità blu, come l’acqua o il cielo come una assenza di suono, come luogo della purezza, come luogo dell’invisibile dove il blu si frammenta dove le ombre disegnano luoghi immaginari.

Sono immagini della difformità, dove Francesca usa con maestria l’obbiettivo fotografico, come l’artista usa il colore sulla tela, dove l’immagine nasconde il superfluo ma ricerca spazi essenziali.

 

Francesca Vitale nasce a Venezia, vive a Roma.

 

Ha insegnato fotografia e collaborato con riviste locali e nazionali 

con immagini e testi critici. Dal 1984 ha svolto partecipato e organizzato mostre collettive e personali, a Roma, Praga, Parigi, Firenze, Cagliari, Milano, Pinerolo, Siena, Livorno, Viadana, Taormina, Città di Castello, Scontrone, Montecassiano…

La sua prima personale, Proiezioni allo zenit, si è svolta a Roma nell’84 presso ‘Il Fotogramma’ diretto da Giovanni Semerano. 

 

Ha pubblicato due libri con sue immagini e poesie di autori contemporanei: ‘Le Figure dell’Ombra’ (versi di Marco Vitale), Edizioni ACT, Milano 2000; e ‘Curvature’ (poesie di Marco Giovenale e introduzione Giuliano Mesa), Edizioni La Camera Verde, Roma 2002. 

 

Altri suoi testi relativi ad altrettante esposizioni fotografiche o proiezioni di corti: ‘Infruttuose’, 2002; ‘Vous obliez votre Cheval?’, 2004; ‘Venezia Andata e Ritorno’ (introduzione di Evgen Bavcar), 2006; ‘Microscritture’, 2007; ‘Boule à neige’, 2008; ‘SMS/MMS’ (2008) La Rosa dei venti’ (2009), ‘I Cortometraggi di Francesca Vitale’ con un testo di Maria Grazia Esu ( 2010) Muffati e Hadjek – con un testo suo e un saggio di M.G. – (2011), Rosenkrautzen con testi di Flavio Ferrero per le edizioni de La Camera Verde.

 

 Ha ideato e realizzato per  alcuni anni, all’interno del programma radiofonico ‘Lampi’ di Rai Radio 3, la rubrica ‘Dentro l’immagine’, con interviste ai protagonisti della fotografia, italiani e non. Sempre per la radio ha curato la rubrica d’arte ‘L’Occhio magico’ e ‘ L’anima e le forme ‘ nel programma ‘Radiotresuite’.

Ha curato dal 2005 al 2009 la rubrica fotografica ‘La Camera Chiara’ nel programma di Radio Uno ‘Camera Obscura’, e la rubrica ‘Madeleines’, poi ‘Paesaggi impossibili’sul sito dell’Associazione Culturale ‘Nuove Tendenze’diretto da Oriana Rispoli.

Ha curato la rubrica ‘Zoom’ (fotografie e dintorni) sul sito del WR7 canale della WebRadio Rai e si occupa di montaggi radiofonici podcast e trasmissioni a Rai Radio Techetè dedicate ad arte e letteratura .

Lavora infatti in Radio Rai dal 1987 come programmista regista

 Dal 2008 al 2014 ha collaborato con Maria Grazia Esu e la partecipazione di altri artisti alla realizzazione di cortometraggi e video d’arte.

02Azulejos2 110x140
Azulejos1 cm 30X40
03Direzione blu1 90X 90
Direzione blu1 cm 90X 90
04 Fiore BLU 90X95
Fiore BLU cm 90X95
00 marinera 30X40
marinera cm 30X40
3 Arancione 60x90
Arancione 60x90
5 striscia rossa 100x
Striscia rossa cm 100
8 Rosso macchiato 53 x37
Rosso macchiato cm 53x37
4 cerchio rosso questo è solo un cerchio rosso senza bianco
Cerchio rosso macchiato diametro 100