Davide De Pieri presenta 5 opere in bilico tra la grafica e la pittura. Figure aliene “Envy; Fragmants; Screaming; The fear; Uroboro”. Questi ultimi lavori molto differenti da tutti i precedenti sia per tecnica che per risultato sono sviluppati principalmente su sensazioni e stati d’animo personali, poi rielaborati e in termini visivi semplificati, dando a queste sensazioni una rilettura per una visione più collettiva e simbolica. Memorie che per tutti noi vengono deformate inevitabilmente dalle esperienze e dal tempo. Intuizioni e credenze di società lontane, frammentate e distorte dalla distanza dal nostro quotidiano e dai nostri limiti personali. percezioni di una natura che ci offre infinite soluzioni ma non viene ascoltata o se ascoltata non viene compresa.
Davide De Pieridal suo principale lavoro di “mascherer” (antica tradizione veneziana nella realizzazione delle maschere in carta pesta), dove le arti vengono applicate nella ideazione delle innumerevoli figure decorative delle maschere, si distacca con la sua sigla espressiva, per una pittura essenziale, composta da elementi geometrici e dall’uso quasi monocromatico del nero e/o del rosso.