L’artista Atsuko Tanaka punta l’obiettivo sulla monocromia e sulla ripetizione: i suoi piccoli galli in cartapesta, bronzo e ottone dalle forme volutamente imperfette, raccontano ogni storia appartenuta al passato, esaltando la materia utilizzata proprio grazie alle varie conformazioni e alle diverse posture dell’animale.
Una maniera di utilizzo dei vari materiali, dove la materia prende una direzione e trova il suo punto d’incontro nella “passione che prende forma” restituendoci un manufatto artistico composito, dall’estetica inimitabile.
Che siano piccoli oggetti modellati o elaborate composizioni, le opere di Tanaka racchiudono in se’ la suggestione della materia, fondamento di quello straordinario materiale che è il bronzo e la cartapesta e che grazie alla sua versatilità – e a tecniche di lavorazione millenarie – si trasforma e ri-trasforma in uno dei più evocativi mezzi di espressione artistica.
Atsuko Tanaka nata in Giappone e laureata all’Università d’Arte di Nagoya (Giappone), è membro della JAPAN FINE ARTS EXHIBITION e della JAPAN SCULPTORS ASSOCIATION.
I soggetti principali dei suoi lavori sono i galli e le galline poiché nell’arte giapponese, secondo antiche tradizioni, questi animali hanno una valenza intrinseca di forza e coraggio. Nello specifico di questa esposizione viene rappresentato il gallo che oltre a simboleggiarne la potenza, la benevolenza, la purezza, la saggezza, la verità e il coraggio, con il suo canto, esibito al sorgere del sole, incarna il simbolo del risveglio (mentale e/o spirituale).
Le sculture di Atsuko, frutto di un’abilità tecnica giocata sul controllo di forme e sul monocromatico , distillano le caratteristiche intrinseche del materiale, dando forma a opere monocrome in una molteplice varietà di espressioni dell’animale rappresentato.