Scultore ceramista, sperimenta tecniche artistiche nell’ambito figurativo con opere a tutto tondo e con creazioni al tornio.
Daniele Cuoghi, nasce a Felonica il 10 marzo del 1954 e fino al 2006 conduce una vita professionale soddisfacente, ma c’è qualcosa che manca…
Nel 2006 si iscrive all’allora Istituto d’Arte ISA di Castelmassa, più per sostenere l’esistenza della scuola che per manifesti singulti artistici. Nel 2008 consegue il diploma di Maestro D’arte e nel 2012 la maturità artista con 95/100. Il suo destino artistico non sarà mai quello della carta patinata delle riviste, in lui esplode un vero e proprio vulcano di fatto di nuove esperienze e piccole gratificazioni. La sua attività dilaga dalla realizzazione di foulard pittorici con la tecnica batik alla scultura ed alla pittura.
Poi scopre la ceramica ed in particolare la produzione vasaria con realizzazioni RAKU,Ceramica e porcellana. Parafrasando un motto che cita il vino cattivo, si può affermare che la vita è troppo breve per fermarsi a rifare ciò che altri hanno già fatto.
Questa è sempre stata la sua linea di condotta: osserva , impara e sperimenta.
In un certo qual modo artista lo è sempre stato, quando l’arte si è fatta in lui un elemento espressivo la consolidata manualità e i nuovi territori si sono fusi dando origine ad una ricerca nuova nelle modalità espressive. Ha realizzato dipinti su tela e su seta con cui ha esposto in diverse occasioni. Ha prodotto sculture in metallo, refrattario e gres. In ambito ceramico ha realizzato opere trasversali tra la modalità produttiva della ceramica e l’espressività dell’astrattismo informale. Un’opera è stata chiamata a concorrere al premio Faenza 2018
La ricerca di materiali e forme espressive non sono finalizzate a se stesse, ma hanno lasciato spazio ad opere concettuali che rimarcano la condizione dell’uomo. Ha esposto in diverse occasioni a Felonica, suo paese natale, Sermide, Badia Polesine, Revere, e alla galleria il Carbone di Ferrara.
É stato selezionato al concorso Faenza 2018