Fotografo, esordisce con queste due citazioni
“Non sono un fotografo, ma fotografare mi ha dato un senso di unità e soddisfazione personale. Sono reliquie della mia vita. Souvenir del mio vagare. Tutto ciò che ho imparato riguardo alla luce e alla composizione è contenuto in loro.” -Patti Smith
“…. Vive sulla linea in cui i sogni vengono trovati e persi
Sarò lì in orario e pagherò il costo
Per volere cose che possono essere trovate solo
Nel buio ai margini della città”
– Bruce Springsteen – Oscurità ai margini della città
Sottorete è il titolo delle opere presenti in galleria:
Umanità sottorete, a luce nuda, implacabile.
Umanità rintracciata, catalogata, setacciata, reticolata, Google localizzata. Umanità smart e rimbalzante da ogni avamposto social. Facce, corpi, dati, codici, pensieri che scorrono sul palmo digitale di miliardi di mani. Vite in palmo altrui mentre vagano sul bordo di un tempo sospeso…di comunità sfocate…di legami fragili.
Esistiamo ancora senza rete? Come? Dove? Con chi? Ma poi, in fondo, vogliamo davvero esistere fuori rete? Ha senso? Possiamo ancora scegliere?
Le zone d’ombra out of social dove cercar riparo, rifugio, esistono? Su quali bordi del mondo?
La questione è che il mondo accelera immobile ogni giorno. Cambia, gira, rivoluziona, trasforma. E noi umani, consapevoli o inconsapevoli, giriamo soli e insieme in una sola moltidudine, sulla giostra del nostro tempo.