Oscar Alessi

Amo dipingere, lo considero strumento per espandere la mia interiorità.
Prendo spunto dalle foto, che sono già una riproduzione del vero e mi concentro sulla ripetizione del soggetto, muovendomi dal più al meno definito, posso così scostarmi dalla rappresentazione realistica .
In questo particolare lavoro, RIPETERE è per me un modo empirico per lasciare indietro tecnicismi che non mi interessano e liberarmi da costrizioni che mi appesantiscono.
Perseguo la riproduzione della riproduzione, fino quasi a smarrire l’immagine di partenza.

Sottraggo particolari, riduco all’essenziale non per stravolgere la forma ma per farne emergere l’idea.
Il mondo va troppo veloce, ogni giorno divoriamo migliaia di immagini ma quante di queste ci nutrono veramente?

In questi lavori  ho ripetutamente riprodotto un fiore,  concentrandomi  sulla  forma per ridare significato alla visione per non riprodurre tipologie di fiori: fiore come forma/concetto. Voglio portare chi guarda a rallentare, a indugiare su una sola senza distrazioni, per farlo immergere interamente in un elemento. Sarà poi ciascuno a decidere ciò che vede, ciò che vuole vedere.
Da pittore ho chiaro che ogni prodotto artistico che parta dal dato reale, è un’imitazione se paragonata alle forme naturali che offrono immagini irriproducibili in quanto pure, intrinsecamente vere. Con il mio lavoro intendo quindi contemplare l’apparente semplicità della Natura, non imitandola ma prendendo in prestito; voglio decelerare la visione e accompagnare a varcare l’universo naturale in ciascuno di noi.

– Oscar Alessi è nato a Treviso nel 1963. Vive e lavora a Castelfranco. Da sempre è dedito al disegno, ma solo negli anni duemila affina la tecnica. Contestualmente inizia a dedicarsi alla pittura che diventa il mezzo artistico predominante e dove sperimentare soluzioni espressive diverse. Partendo da immagini fotografiche di riviste, libri pubblicità ed altro, rielabora posizioni e figure per addentrarsi verso immagini psicologiche dell’uomo. L’interesse per i pittori o meglio le pitture rinascimentali e soprattutto i disegni di quell’epoca viene mano a mano sostituito da autori recenti pur rimanendo i primi motivo di continua ispirazione e confronto con tutta l’opera successiva. Attratto ed ispirato tra gli altri da Tiziano a Goya, passando per Schiele, Bacon, Arnulf Rainer e Gherard Richter, ed anche da autori fotografici come August Sander e Henri Cartier Bresson. Numerose le mostre tra queste Donna e Musa – Casa Dei Carraresi (TV), Emergenza Arte – Villa Farsetti , Santamaria di Sala Baculus – Palazzo Collicola – Arti Visive Spoleto (PG),  Umano Presenza Assenza – Palazzo Zenobio Collegio Armeno (VE), Archivio Vinile – Galleria Françoise Calcagno, Ghetto (VE) 

I love to paint, I see it as a means of expanding my inner self. I take my cue from photos, which are already a reproduction of the real thing, and I focus on the repetition of the subject, moving from the more to the less defined, so I can move away from realistic representation. In this particular work, REPEATING is for me an empirical way to leave behind technicalities that do not interest me and to free myself from constraints that weigh me down. I pursue the reproduction of reproduction, almost to the point of losing the original image. I subtract details, I reduce to the essential not to distort the form but to bring out the idea. The world goes too fast, every day we devour thousands of images, but how many of them really feed us?

In these works I have repeatedly reproduced a flower, concentrating on the form to give meaning to the vision, not to reproduce types of flowers: flower as form/concept. I want to lead the viewer to slow down, to linger on one without distraction, to make him immerse himself entirely in an element. It will then be up to each person to decide what they see, what they want to see. As a painter, I am clear that any artistic product that starts from the real thing is an imitation compared to natural forms that offer irreproducible images because they are pure, intrinsically true. With my work, therefore, I intend to contemplate the apparent simplicity of Nature, not by imitating it but by borrowing it; I want to decelerate the vision and accompany us to cross the natural universe in each of us.

– Oscar Alessi was born in Treviso in 1963. He lives and works in Castelfranco. He has always been devoted to drawing, but only in the 2000s did he refine his technique. At the same time he began to devote himself to painting, which became his predominant artistic medium and where he experimented with different expressive solutions. Starting from photographic images of magazines, books, advertising and others, he reworks positions and figures to delve into psychological images of man. His interest in painters, or rather in Renaissance paintings and above all the drawings of that period, is gradually replaced by recent authors, although the former remain a source of continuous inspiration and comparison with all his subsequent work. He was attracted and inspired, among others, by Titian, Goya, Schiele, Bacon, Arnulf Rainer and Gherard Richter, as well as photographers such as August Sander and Henri Cartier Bresson.

Numerous exhibitions have been held, including Donna e Musa – Casa Dei Carraresi (TV), Emergenza Arte – Villa Farsetti , Santamaria di Sala , Baculus – Palazzo Collicola – Visual Arts Spoleto (PG), Human Presence Absence – Palazzo Zenobio Collegio Armeno (VE), Vinyl Archive – Gallery Françoise Calcagno, Ghetto (VE).

ADAMO ED EVA
Il confronto del tema astratto e di quello figurativo è sempre stato una sfida per il pittore e lo è particolarmente per chi dipinge figure, come me, ma che è fortemente attratto dai lavori astratti .

L’astratto è il tentativo di rappresentare l’invisibile , quello che è spirito, che si suppone, ma non ha una forma, mentre la pittura figurativa è tutto quello che l’uomo conosce perché ha una forma materiale, delineata, fisica. Adamo ed Eva erano prima del peccato originale esseri incorporei, spirito, un concetto perchè non uomini. Dopo sono diventati corpo . Dopo aver mangiato la mela o dopo essersi congiunti. Ho voluto dipingere questo punto dove i due sono astratti e mentre si toccano con la lingua diventano figura , diventano uomini come noi. Non è la mela , ma il contatto intimo come solo il bacio è. Il bacio è uno scambio di liquidi , è profondo è un dialogo vero che hai con una persona , non è mai un atto superficiale. Due persone che a vari livelli si dicono intimi, amanti, amici, si scambiano  discorsi non banali , attenzioni profonde , vere.

ADAM AND EVE is the title of the artwork that the artist, Oscar Alessi, presents.
For the artist, the theme of the abstract and of the figurative, has always been a challenge, and a particularly difficult one, since he displays figures but he is also attracted by abstract painting. The abstract reveals the attempt to show the invisible, that particular thing that is the spirit, that we can only suppose, but that has no shape. While figurative panting is the exact opposite: everything that the humankind knows, because it is tangible and material. Before the original sin, Adam and Eve were disembodied beings, made up of spirit. They become human beings only in a second place, after eating the apple or after being joined with each other. The artist shows the exact moment when Adam and Eve are abstract beings, and then, after touching each other with their tongue, they become human beings, like us. The reason of this process is not the apple but the intimate and deep connection that is the kiss.
The kiss is an exchange of fluids, it is deep and also it is a dialogue with someone else, it never is something superficial. Two persons who are intimate friends or lovers speak with each other in a very deep way, sharing true and significant attentions.