Nei suoi quadri si coglie di primo impatto la sensibilità intensa per il colore, più deciso e forte nella più recente produzione dedicata alle nature morte. Il fascino incisivo della forma, e quindi dell’oggetto quotidiano, ci offre un temperamento brillante, curioso. Per la pittrice veneziana la ricerca della bellezza vitale delle cose diventa trasposizione delle proprie emozioni riposte.
Una prorompente sensazione di colore, visto come sfogo espressivo delle proprie sensazioni, si unisce alla vivacità segnica e compositiva. La mano scivola leggera e briosa tracciando le morbide fattezze di una natura morta, la vivacità cromatica di un vaso di fiori, le sagome indefinite di uno scorcio lagunare.
Ovunque si percepisce un’energia di fondo, una sensazione tangibile di partecipazione ai moti dell’anima come se la pittura diventasse simbolo naturale di libertà, espressione lontana da condizionamenti e regole. Tutto obbedisce ad una misura sensoriale riferita all’emozione ed al sentimento.