Pierpaolo Colucci presenta una serie di opere “LA GRANDE ASSENZA” tratte dal suo libro/racconto” La bambina che masticava Gudron”. L’artista vuole evocare l’invisibile attraverso suggestioni derivanti dalla contemplazione di materiale di scarto. L’assenza della figura diventa incredibilmente essa stessa FIGURA.
Parte integrante della mostra è la presentazione de “La bambina che masticava Gudron”, racconto nel quale la fortuita presenza dell’altro, nella vita di due bambini, colma la Grande Assenza dell’amore più grande: quello della famiglia.
Esiste Dio? Si tratta di una delle questioni fondamentali della filosofia ed in particolare della metafisica. Il punto non è tanto quello di interrogarsi su quando sia cominciata la fede in Dio, ma cosa sia Dio. Se Dio ha a che fare con la creazione, allora la natura ci insegna che la creazione ha a che fare con l’ordine, la regola, la giustapposizione, la composizione e persino col “caso . L’universo, quella forma di natura più “alta , con le sue forze misteriose ed invisibili, dispone, avvicina, allontana mediante leggi, tutti i corpi che contiene. In ogni cosa, dunque, dalla più grande alla più piccola, vi sono i codici ed i riflessi di quelle leggi che hanno costituito, composto, creato. E l’uomo, come una stella, come una pianta, come un insetto è capace di creare, di riprodurre una vita. A lui è data in più la possibilità di realizzare capolavori come la Santissima Trinità di Andrej Rublëv o il Lucifero di Franz von Stuck.
Le opere esposte vogliono evidenziare proprio questo concetto.
Una serie di guaine bituminose, un materiale catramoso prodotto dalla distillazione del petrolio, un materiale che ho osservato, assemblato, composto affinché, trasfigurandolo, potesse, come dice la parola stessa, diventare altro da sé (o tornare ad essere), sublimarsi, elevarsi, raccontare di nuovo di cieli, comete, terre lontane e orizzonti, dove tutto continuamente diviene, si trasforma, secondo quelle leggi che fanno in modo che tutto l’universo possa dunque spiegarci cosa Dio è.
Pierpaolo Colucci nasce a Taranto, città che porta “nel sé”, dal 1969. Architetto, docente, artista, vive a Padova dove insegna ai “suoi” ragazzi Storia dell’Arte e Disegno: appassionato di psicologia e pedagogia, spera di instillare in loro l’amore per la bellezza e la libertà, di “fare e di pensare”. Da anni si occupa di ricerca in campo artistico, realizzando opere che sono state presentate al pubblico in occasione di eventi artistici presso numerose gallerie di arte contemporanea.
Pierpaolo Colucci presents a series of works “THE GREAT ABSENCE” from his book/story” The Little Girl Who Chewed Gudron.” The artist wants to evoke the invisible through suggestions derived from the contemplation of discarded material. The absence of the figure incredibly becomes itself FIGURE.An integral part of the exhibition is the presentation of
“The Little Girl Who Chewed Gudron,” a story in which the fortuitous presence of the other in the lives of two children fills the Great Absence of the greatest love: that of family.
Pierpaolo Colucci was born in Taranto, a city he carries “in himself,” since 1969. An architect, teacher, and artist, he lives in Padua, Italy, where he teaches “his” children Art History and Drawing: passionate about psychology and pedagogy, he hopes to instill in them a love of beauty and freedom, of “doing and thinking.” For years he has been involved in research in the field of art, producing works that have been presented to the public at art events at numerous contemporary art galleries.