Rossella Ricci: presenta una serie di sculture di ceramica dove la natura è presente nella più delicata sfaccettatura visiva. Artista a tutto tondo, ama sperimentare tutte le arti proprio per lo spirito di curiosità che è insito nel suo mondo interiore. Scrive Carlo Lucarelli “…Ma non sarà proprio per questo, per questa spontaneità, per questa immediatezza allegra, per questa improvvisazione piena di emozione che Rossella dipinge? C’è un personaggio di un mio romanzo a cui potrei rubare una definizione per applicarla a lei:
“tutto quello che fa lo fa come se fosse la prima volta, con lo stesso veloce entusiasmo, la stessa curiosità, lo stesso fremito sottile di chi incomincia a scoprire una cosa di cui non ha mai sentito parlare prima”.
Rossella Ricci nasce a Massa Lombarda nel 1955. Scopre la sua vocazione artistica fin da bambina, frequentando la scuola Comunale d’Arte Mestieri di Massa Lombarda, dove studia pittura sotto la guida di Umberto Folli docente all’Accademia di Ravenna e per diversi anni lo studio della pittrice Pina Zardi. Ha svolto un inteso lavoro di ricerca, sospeso tra l’astrattismo e la figura, ha sperimentato, la stampa e il transfer painting. Negli ultimi anni si è avvicinata al collage e all’utilizzo di manifesti lacerati. Lacerare i manifesti e reincollarli, non componendo, ma scomponendo materia e colore.
“Il collage non è una scorciatoia all’astrazione o al rifiuto dell’arte, ma una pratica indispensabile per la sua capacità inesauribile di mutare ogni volta. Di due esseri farne uno solo”.
Dai primi anni ’80 a oggi Rossella Ricci è presente in mostre ed eventi artistici in Italia. I quadri di Rossella Ricci figurano in collezioni italiane e musei. Vive e lavora a Massa Lombarda
“.. è necessario andare al di là del linguaggio della razionalità e delle scienze psicologiche. Bisogna recuperare l’irrazionale che abita la profondità dell’anima e ci fa accedere alla radice da cui si dipartono sia la ragione sia la follia, giungere al fondamento non storico della storia”. Umberto Galimberti.
Rossella Ricci presenta “Ritratti”. Le opere sono collage tra carta e stampa di vecchi quotidiani su lastre di zinco, antico lavoro certosino delle stamperie degli anni ’30 dove l’artista incolla volti famosi raccolti su vecchie riviste degli anni ’60. Ne risulta un insieme poetico tra scrittura e immagine. “Il collage non è una scorciatoia all’astrazione o al rifiuto dell’arte, ma una pratica indispensabile per la sua capacità inesauribile di mutare ogni volta. Di due esseri farne uno solo”.