Nadia Costantini nasce a Mirano (Venezia). Si diploma all’Istituto d’arte di Venezia e all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Ha insegnato all’Istituto d’arte di Venezia, discipline pittoriche ed educazione visiva.
Negli anni Sessanta la sua pittura risente della formazione astratto-informale, il cui distacco è avvenuto gradualmente nel decennio successivo per poi maturare la svolta verso una razionalità che, attraverso elementi geometrici, esprime dinamismi ottici.
Tagliare, unire, raggruppare, tensionare, costringere fasce che nascono da semplici forme geometriche per poi liberarsi in fluttuanti direzioni spaziali, questo è il senso della sua ricerca tesa a strutturare empaticamente lo spazio. Così nascono le Torsioni, Flussi di superficie, e i Fluttuanti, la cui derivazione dall’opera pittorica è conseguente. Le fasce pittoriche, infatti, muovendosi dinamicamente in apparente tridimensionalità nel campo del quadro, danno origini a forme complesse che si realizzano sotto il nome di Modulazioni di superficie e Scansioni di superficie. Tra lei e il materiale, plastica (polipropilene), teflon, pvc e acciaio inox, c’è un conoscersi e rispettarsi, accettando anche le modificazioni nel tempo, per concedersi di ricavare forme diverse e in continua evoluzione nello spazio: comunque di trovare un posto altrove.
Nel 1978 è stata tra i soci fondatori del gruppo Verifica 8+1 di Mestre Venezia, con cui ha partecipato a numerose esposizioni a Torino, Brescia, Bergamo, Firenze, Roma, Bologna.